Ancora follia e barbarie nel calcio dilettantistico. Nel corso della partita tra Giugliano e Virtus Volla, valida per il campionato di Eccellenza campana, è scoppiata nel weekend una maxi rissa tra tifosi e calciatori sul terreno di gioco Vallefuoco di Mugnano. Tutto è partito dall’invasione da parte di un tifoso della squadra locale, che dopo aver scavalcato la recinzione, ha rifilato uno schiaffo ad un giocatore della squadra ospite del Volla. Si è trattato della miccia che ha scatenato poi la follia: altri tifosi del Giugliano hanno invaso il terreno di gioco e, approfittando della scarsa presenza di forze dell’ordine (solo tre i carabinieri presenti per garantire l’ordine pubblico dell’evento), hanno aggredito i calciatori della Virtus.
Le immagini sono davvero impressionanti: il primo a cadere sotto i pugni e i calci dei tifosi del Giugliano è stato il calciatore Scippa, ma sono davvero pochi quelli che sono riusciti a sfuggire alla follia ultrà. A farne le spese anche alcuni tesserati della squadra di casa, tra cui il magazziniere che ha accusato un malore. Ferito persino il commissario di campo, anche se i danni maggiori li ha subiti l’attaccante straniero del Volla, Roman Aliyev, a cui qualcuno con un oggetto contundente ha procurato un brutto taglio alla testa. A fine gara, il ragazzo ha raccontato la sua versione dei fatti:
“Era appena finito il primo tempo di una normale partita, almeno all’apparenza. Ma quando i tifosi hanno scavalcato e sono entrati in campo per picchiare la squadra è scoppiato il finimondo. Questo è anticalcio”.
Durissima la reazione da parte del presidente della squadra di casa, Sestile, che dopo aver espresso solidarietà alla squadra ospite, ha già anticipato di voler ritirare il Giugliano dal campionato:
“Esprimo solidarietà alla società sportiva Virtus Volla. È stata scritta una pagina amara per lo sport di Giugliano, non ci sono parole per definire il vile accaduto. Come uomo di sport mi sento offeso e umiliato nei valori sportivi. È stata una guerriglia”.
Una pagina nerissima per il calcio dilettantistico italiano, nel quale le pene seppur esemplari che vengono di volta in volta comminate dai giudici sportivi regionali, sembrano non sortire alcun effetto. Sono sempre più numerosi gli arbitri aggrediti durante i weekend sui campi di periferia, e maxi risse come quella avvenuta a Giugliano sono purtroppo la normalità in diverse zone d’Italia. Questo non è calcio.
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